Errore giudiziario migranti a Catania: il prof. Spitaleri svela le incongruenze.

Il tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di migranti richiedenti asilo, sostenendo che il decreto Cutro è in contrasto con la normativa europea. I giuristi hanno sollevato dubbi su tre valutazioni del tribunale di Catania. La prima riguarda la garanzia finanziaria richiesta ai migranti, che secondo i giudici non è un’alternativa al trattenimento ma un requisito amministrativo. Tuttavia, le alternative al trattenimento secondo il diritto dell’Unione europea includono la garanzia finanziaria. La seconda valutazione riguarda l’utilizzo della procedura di frontiera per i migranti provenienti da paesi di origine sicura. Il tribunale sostiene che sia necessario un provvedimento autorizzativo per il trasferimento dei migranti, ma secondo la direttiva europea non sembra esserci tale requisito. La terza valutazione riguarda la necessità di una decisione del presidente della commissione territoriale per applicare la procedura di frontiera, che secondo il tribunale non è scontato. Tuttavia, questa interpretazione non mette in discussione la legge stessa. Il diritto europeo prevede il trattenimento degli stranieri per verificare il diritto di ingresso nel territorio dello stato, con la limitazione di quattro settimane. Spitaleri suggerisce di sottoporre le questioni interpretative alla Corte di giustizia dell’Unione europea. La Corte potrebbe richiedere diversi mesi per rispondere.

Dove sbagliano i giudici di Catania sui migranti. Parla il prof. Spitaleri

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