Dove andava e chi incontrava Messina Denaro: la mappa dai cellulari
#Trapani
PALERMO – Da quando è diventato latitante nel 1993, Matteo Messina Denaro ha usato diversi cellulari per mantenere i contatti con i suoi affiliati. Grazie all’analisi delle chiamate fatte e delle celle agganciate, i militari dell’Arma del Reparto Operativo Speciale (ROS) stanno costruendo una dettagliata mappatura degli spostamenti del capomafia nel corso della latitanza.
L’analisi dei dati è stata condotta su alcuni telefoni sequestrati ai suoi presunti sodali, tra i quali uno in modo particolare, usato da Messina Denaro, che ha concesso di ricostruire la sua storia di latitante.
I risultati nell’indagine sono stati presentati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Comando provinciale dei militari dell’arma di Palermo. Come riferito dal comandante provinciale dei militari dell’arma, il generale Giuseppe Romano, dall’analisi dei dati è emerso che Messina Denaro ha viaggiato in differenti parti d’Italia per prevenire di essere individuato.
Il generale Romano ha anche sottolineato che l’analisi dei dati ha concesso di ricostruire la rete di contatti del capomafia, che sarebbe stata utilizzata per organizzare diversi traffici illeciti.
L’indagine è ancora in corso e i militari dell’Arma stanno lavorando per ricostruire la storia di latitanza di Messina Denaro. Si spera che i risultati nell’indagine possano portare all’arresto del capomafia, che è ancora ricercato.
Le autorità stanno seguendo la pista sanitaria per catturare il latitante. Sono state rintracciate differenti visite specialistiche fatte dal ricercato, tra i quali visite odontoiatriche, oculistiche e analisi di laboratorio. Ogni volta era stato lasciato un numero di telefono per essere ricontattato.
Le autorità stanno ora rintracciando altre informazioni relative alle visite mediche, con l’obiettivo di individuare il ricercato e catturarlo. Si sta anche esaminando se ci siano altri indizi che possano aiutare nella ricerca.
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