Depistaggio in via D’Amelio: “Non solo la nota organizzazione malavitosa dietro la dipartita di Borsellino”

#Caltanissetta
PALERMO – “L’istruttoria dibattimentale ha reso possibile di apprezzare una serie di elementi utili a dare concretezza alla tesi della partecipazione (morale e materiale) alla strage di Via D’Amelio di altri soggetti (diversi da Cosa nostra) e/o di gruppi di potere interessati all’ eliminazione di Paolo Borsellino”. Lo scrivono i giudici del tribunale di Caltanissetta nelle motivazioni della decisione sul depistaggio delle inchieste sulla strage di via D’Amelio. Il processo si è concluso con la prescrizione del reato di calunnia aggravato contestato ai poliziotti Bo e Mattei e l’assoluzione del 3º poliziotto imputato, Ribaudo.
I giudici del tribunale di Caltanissetta hanno messo in rilievo “l’obiettiva ritrosia di molti soggetti escussi – non solo spettatori degli avvenimenti dell’epoca, ma anche attori, più o meno centrali, delle vicende oggetto di esame – a rendere testimonianze integralmente genuine che potessero consentire una ricostruzione processuale dei fatti che fosse il più probabile vicina alla realtà di quegli accadimenti”.
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