Baby-gang di Catania: armi, risse e violenza mafiosa

Il quindicenne Natale Domenico, erede del boss Andrea Nizza, era il capo di una baby gang che ha messo a ferro e fuoco l’Ecs Dogana di Catania con raid intimidatori e violenti. La gang minacciava di entrare senza pagare o di utilizzare soldi falsi e reagiva con violenza in caso di resistenza. Gli arresti eseguiti dai carabinieri hanno svelato un comportamento mafioso e meschino da parte dei giovani coinvolti. Le violenze commesse all’Ecs Dogana includevano insulti, aggressioni fisiche e gesti sgradevoli verso le ragazze presenti. Persino le agenzie di buttafuori hanno rifiutato di firmare i contratti per paura. Il momento chiave dell’inchiesta è stato l’aggressione a Nuccio Matteo, durante la quale è stata puntata una pistola alla sua testa e successivamente è stato brutalmente picchiato. Tuttavia, il personale della discoteca ha assistito all’aggressione senza intervenire e nessuno ha chiamato le forze dell’ordine. L’operazione dei carabinieri ha fermato questo modus operandi che includeva armi, risse e spavalderia.

Catania, il metodo mafioso della baby-gang: armi, risse e feroce violenza

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