La lotta per la riapertura dei locali sgomberati
Il consultorio autogestito Mi Cuerpo es Mio e lo Studentato 95100 sono stati sgomberati all’inizio di dicembre, suscitando una forte reazione da parte degli attivisti e delle attiviste che hanno continuato a lottare per la riapertura di questi importanti luoghi.
Un incontro con il sindaco Enrico Trantino
Nel corso di un recente incontro con il sindaco Enrico Trantino, i rappresentanti del consultorio autogestito e dello Studentato 95100 hanno ribadito l’importanza della riapertura dei locali. Secondo Lara Torrisi del consultorio, è urgente riprendere le attività in questi spazi e i partecipanti all’incontro hanno stabilito di avviare un percorso per la riapertura degli edifici, continuando a vigilare e mantenendo alta l’attenzione su questa questione.
Progetti di supporto e contrasto alla violenza di genere
I locali sgomberati hanno ospitato progetti di supporto e contrasto alla violenza di genere per quasi sei anni, svolgendo un ruolo fondamentale nella comunità. Tuttavia, due mesi fa sono stati sgomberati, lasciando un vuoto incolmabile in termini di servizi e supporto per le vittime di violenza.
La necessità di un progetto concreto
Dopo l’annullamento del primo appuntamento e l’interruzione del Consiglio comunale da parte degli attivisti, il sindaco ha incontrato una delegazione per discutere della situazione. Tuttavia, secondo Torrisi, l’amministrazione comunale non ha presentato un progetto concreto per riutilizzare gli edifici, mentre i rappresentanti del consultorio e dello Studentato 95100 hanno chiari progetti per la riapertura e continuazione delle attività.
Una lotta continua
Dopo un presidio animato in piazza Duomo, la delegazione ha continuato a sottolineare l’importanza della riapertura dei locali e la necessità di proseguire le attività, specialmente alla luce dei recenti eventi come lo stupro di gruppo avvenuto alla villa Bellini. È evidente che i luoghi di prevenzione e contrasto della violenza di genere sono indispensabili nella città di Catania.
In conclusione, la lotta per la riapertura dei locali sgomberati continua, con attivisti e attiviste determinati a non lasciare che questi importanti spazi rimangano chiusi. È fondamentale che l’amministrazione comunale ascolti e agisca di conseguenza, garantendo la continuità di progetti vitali per la comunità.
o «Mi Cuerpo es Mio»
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