La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro l’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, assolvendolo dalle accuse di concorso esterno mafioso e reato elettorale. La sentenza si basa sulla mancanza di prove che Lombardo abbia assicurato all’organizzazione mafiosa il controllo delle attività politico-amministrative una volta eletto. La Cassazione sottolinea anche che l’infiltrazione mafiosa nelle attività economiche non può essere considerata una prova in sé. Lombardo ha commentato la sentenza, affermando che ha prevalso la verità e la giustizia.