Brando, dal chitarrista dei Boppin’ Kids al produttore: 40 anni di rock’n’roll.

Orazio Grillo, noto come Brando, era un ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones e suonava la chitarra. Ha vissuto una vita dedicata alla musica, producendo e lavorando nel settore discografico italiano. Ha fatto parte della scena musicale di Catania negli anni ’80, che era caratterizzata da una spinta verso la musica ricercata, grazie alla presenza di una base americana e a giovani appassionati. Ma nel corso del tempo, la città ha perso la sua identità musicale alternativa e si è adeguata a uno stereotipo. Brando ha combattuto per preservare l’eredità di quella generazione ma ora il mercato discografico è cambiato radicalmente. Oggi il mercato della musica è dominato dalle piattaforme di streaming come Spotify e dai social media come Instagram e TikTok. I giovani artisti trovano il successo attraverso i talent show e le piattaforme online, ma manca la ricerca e l’impegno che c’erano una volta. Brando osserva che il mercato discografico è diventato un gioco pilotato, dove spesso il talento non basta e si punta al successo immediato. Il mercato fisico dei CD è sparito e l’industria si è spostata verso il digitale e lo streaming. Inoltre, i grandi nomi della musica hanno paura di essere messi da parte dalle piattaforme di streaming. Il concetto di successo musicale è cambiato e ora significa raggiungere il successo immediato attraverso la promozione su social media e piattaforme di streaming.

Brando, da chitarrista del fenomeno catanese dei Boppin’ Kids a produttore: «Vi racconto 40 anni di rock’n’roll»

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