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Paradosso: Comune chiuso 5 anni, aperto a 1 impiegato

La situazione paradossale della postazione decentrata del Comune

Se fosse un romanzo sarebbe una di quelle storie paradossali, con un mix di illusioni e contraddizioni. Sì, perché aprire ogni mattina, per cinque anni consecutivi, i locali di una postazione decentrata del Comune, che però nei fatti è chiusa al pubblico, suona come un paradosso. Invece è una storia vera. A Falsomiele, in via Girolamo Scaccia, c’è un piccolo immobile di due piani à di sportello, niente carte d’identità e altre pratiche che normalmente si fanno nelle sedi periferiche del Comune.

Una postazione sospesa in un limbo tra furti e lavori mai fatti

Benvenuti alla postazione decentrata “Capinere”, un miraggio per gli oltre 70 mila residenti della terza circoscrizione, che per tutto questo tempo sono stati indirizzati altrove e che adesso potranno avere solo una manciata di servizi. Tutto è cominciato a maggio del 2019, quando i nella cassaforte a ad archivio. Ma non il resto dell’ufficio, come messo nero su bianco in diverse relazioni dai tecnici comunali.

La petizione firmata da 1.441 residenti

Una situazione che, oltre a provocare disagi, ha accresciuto il sentimento di emarginazione vissuto dai residenti. I quali però non si sono dati per vinti e lo scorso mese hanno lanciato una petizione popolare per la riapertura della postazione anagrafica decentrata, che in poco tempo ha raccolto 1.441 firme.

L’attivazione dello sportello decentrato in via La Colla

Tutto vano. Anzi, pochi giorni fa è stato attivato in via sperimentale à elettroniche. L’attivazione di questo sportello è stata festeggiata da diversi consiglieri, comunali e di circoscrizione, con tanto di foto con l’assessore al Decentramento Dario Falzone e il vicesindaco uscente Carolina Varchi, entrambi di Fratelli d’Italia; così come il presidente della terza circoscrizione Gioacchino Vitale.

Inzerillo (Forza Italia): “Cittadini inascoltati, scelte politiche sbagliate”

“L’amministrazione e l’organo politico che rappresenta il Consiglio dei quartieri, nei fatti, hanno preso una decisione opposta rispetto a quella auspicata dai cittadini con una petizione popolare che ha raccolto 1.441 firme”, afferma Gianluca Inzerillo, consigliere comunale di Forza Italia, che pone due questioni: “La prima è di natura logistica, via La Colla infatti si trova in una zona alquanto trafficata e con scarse possibilità di parcheggio. Inoltre la postazione decentrata ‘Capinere’ è centrale rispetto alla terza circoscrizione, mentre via La Colla si trova ai margini. La seconda attiene a scelte che a mio avviso nulla hanno a che vedere con le condizioni in cui versano gli uffici di via Scaccia. Non vorrei infatti che dietro la scelta di portare il rilascio delle Cie in via La Colla, sede del Consiglio di circoscrizione, ci sia la volontà da parte di qualcuno di fare clientelismo.

L’assessore: “In via Scaccia locali non idonei, spiace per le polemiche”

Qui la questione, dopo anni di inerzia della passata amministrazione comunale, diventa anche politica e in filigrana lascia intravedere l’ennesima spaccatura nella maggioranza di centrodestra. L’assessore comunale al Decentramento e all’Anagrafe, Dario Falzone, però non ci sta: “La richiesta di ristrutturazione della postazione decentrata ‘Capinere’ è già stata avanzata agli uffici competenti, non dimentichiamoci però che per lungo tempo siamo stati senza bilanci e solo da poco i conti del Comune sono stati sistemati. Lo spostamento della Cie in via La Colla l’ho disposto io sulla scorta di una deliberazione all’unanimità del Consiglio della terza circoscrizione. Io faccio l’amministratore e devo garantire un servizio ai cittadini. Al contempo devo assicurare anche i servizi vengano erogati in locali con condizioni igieniche e strutturali idonee sia per gli utenti che per i dipendenti.

– Postazione decentrata
– Falsomiele
– Terza circoscrizione


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