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Meeting a Palermo contro le mutilazioni genitali femminili

Il Summit Itinerante sulle Mutilazioni Genitali Femminili a Palermo

Una giornata di sensibilizzazione e informazione

Il 6 febbraio si è svolto a Palazzo Steri, sede dell’Università degli Studi di Palermo, il “Summit Itinerante sulle Mutilazioni Genitali Femminili”, in occasione della Giornata Mondiale della Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili. L’evento, organizzato per diffondere consapevolezza su questa pratica lesiva dei diritti umani, ha visto la partecipazione di professionisti ed esperti del settore.

La neo direttrice del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ha espresso entusiasmo per l’opportunità di partecipare a questa manifestazione, sottolineando l’impegno dell’azienda nei confronti di una campagna che va contro la violenza sulla donna fin dalla tenera età. Furnari ha anche parlato dell’obiettivo di portare avanti il Policlinico a livelli nazionali e internazionali ancora più luminosi rispetto a quelli attuali.

Durante l’evento, sono stati affrontati i numerosi aspetti legati alle mutilazioni genitali femminili, con la partecipazione di ginecologi, sociologi, psicoterapeuti e antropologi. secondo una ricerca dell’Università Bicocca di Milano, in Italia, sono quasi 88.000 le donne che hanno subito queste mutilazioni. Nonostante i grandi numeri, sono ancora poche le donne che denunciano la propria esperienza e che mettono in discussione questa pratica.

Adriana Cordova, direttrice dell’Unità operativa di Chirurgia Plastica del Policlinico, ha sottolineato l’importanza di informare e sensibilizzare sulle mutilazioni genitali femminili, evidenziando come costituiscano una grave violazione dei diritti umani a danno di milioni di bambine, ragazze e donne.

Un altro obiettivo dell’evento è stato quello di creare sinergie tra diverse categorie professionali coinvolte nel tema, al fine di assicurare la migliore assistenza alle donne che hanno subito mutilazioni genitali.

Parallelamente al summit, si è tenuta in Africa una manifestazione identica, con donne che hanno manifestato contro le mutilazioni genitali, chiedendo l’abolizione o la sostituzione con riti simbolici di iniziazione.

L’evento ha anche sottolineato l’importanza di creare unità ospedaliere multidisciplinari composte da ginecologi, psicologi, urologi e chirurghi plastici, per offrire alle pazienti una migliore assistenza e trattamento.

In conclusione, l’evento ha rappresentato un passo significativo nella sensibilizzazione e nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili, mettendo in evidenza l’importanza di informare, sensibilizzare e ricostruire non solo fisicamente, ma anche psicologicamente, le donne che hanno subito questa violenza.

Foto: Italpress

ali femminili
– Informare
– Sensibilizzare


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