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Matrimonio a Castellammare: arrestato, battaglia per estradizione

Arresto inaspettato per l’ingegnere svizzero a Castellammare del Golfo

Un matrimonio diventa un incubo

Era arrivato a Castellammare del Golfo perché invitato al matrimonio di un amico. Quando ha fornito la carta d’identità per la registrazione in un albergo è scattata la segnalazione e sul posto è arrivata la polizia. Per Roger Burri, 60 anni, ingegnere svizzero, sono scattate le manette perché su di lui pende un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale Regionale Essen (Germania) per avere, secondo l’accusa, in concorso con altri soggetti, gestito senza le dovute autorizzazioni un grosso quantitativo di rifiuti tossici (circa 473,6 tonnellate di mercurio elementare), per la rimozione illegale di rifiuti, in violazione di divieti e senza le necessarie autorizzazione nonché del trasferimento illegale di rifiuti pericolosi, determinando un guadagno per milioni di euro.

Battaglia legale contro l’estradizione

Dopo l’arresto è iniziata la battaglia contro l’estradizione in Germania, dove rischia una condanna fino a 10 anni. A seguito dell’arresto, da settembre scorso è in carcere Trapani. Da allora è iniziata una battaglia giudiziaria portata avanti dai difensori del Burri, Antonino Vallone e Valentina Milazzo. Per ben per due volte annullate dalla Corte Suprema di Cassazione, le sentenze di estradizione emesse dalla Corte di Appello di Palermo. Venerdì scorso nuovo annullamento della Corte di Cassazione e gli atti processuali tornano per la terza volta presso la Corte di Appello di Palermo, la quale dovrà decidere in merito alla domanda di estradizione di Roger Burri avanzata dallo stato tedesco.

– Mandato di arresto europeo
– Rifiuti tossici
– Battaglia giudiziaria


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