Messina: un fronte comune per battere il centrodestra in Sicilia
Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha recentemente proposto un’inaspettata alleanza politica in Sicilia, coinvolgendo Sud chiama Nord, Pd e 5Stelle con l’obiettivo di creare un fronte alternativo al centrodestra. Questa iniziativa, fino a qualche anno fa inconcepibile in riva allo Stretto, nasce in vista delle imminenti elezioni europee e delle prossime elezioni regionali, programmata per il 2026.
De Luca ha sottolineato la necessità di non deludere l’elettorato con scelte incoerenti, lavorando su un progetto di respiro nazionale che consenta di ottimizzare le forze politiche. Il sindaco di Taormina ha anche avviato un dialogo con esponenti di Pd e 5Stelle in Sicilia, sottolineando la volontà di creare un fronte comune alternativo al centrodestra non solo in Sicilia, ma anche nel resto d’Italia.
L’ex primo cittadino di Messina ha espresso la volontà di lavorare verso la presidenza della Regione Siciliana, proponendo anche l’idea di primarie da indire almeno due anni prima del voto. Questa proposta di un “nuovo polo” anti centrodestra si sta concretizzando nell’opposizione compatta al Governo Schifani, in vista della finanziaria di fine anno.
Tuttavia, non tutti sono convinti di questa alleanza. Alcuni membri del M5s a Messina hanno manifestato malcontento riguardo a un’eventuale collaborazione con De Luca, a causa di passati scontri e incompatibilità. Anche il Pd messinese sembra diviso sull’opportunità di un’alleanza con Sud chiama Nord e M5s, tuttavia, rimane aperto al dialogo e al confronto costruttivo.
Il vicepresidente commissione Sanità all’Ars e deputato del Partito democratico, Calogero Leanza, sottolinea l’importanza del confronto interno al partito e con la base eterraneo per decidere sulle future alleanze, affinché le idee e i progetti possano coesistere nell’interesse esclusivo della Sicilia e dei siciliani.
Nonostante le possibili divisioni all’interno dei partiti, De Luca e i suoi alleati stanno lavorando verso l’obiettivo di creare un fronte comune per le elezioni regionali del 2026. La strada sarà tuttavia lunga e piena di sfide, ma l’obiettivo principale sembra essere la creazione di un’opposizione coesa e un leader carismatico per fronteggiare il centrodestra.
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