Agrigento, giovane picchiata e segregata durante gravidanza a 19 anni

Maltrattamenti e segregazione per otto mesi

L’uomo avrebbe picchiato e segregato la moglie in casa per otto mesi, da febbraio a settembre 2021, impedendole di parlare della gravidanza con altre persone, minacciandola, offendendola e picchiandola. La ragazza non poteva uscire di casa perché il marito non tollerava che avesse contatti con altri uomini.

Vessazioni fisiche e verbali

Le vessazioni non erano solo fisiche. L’uomo insultava la moglie, le ripeteva che era diventata “signora” grazie a lui, la rimproverava per le faccende domestiche e la minacciava di sottrarle il bambino al termine della gravidanza qualora non avesse obbedito ai suoi ordini. La ragazza è riuscita a scappare e denunciare, spiegando che le due sorelle del giovane la sorvegliavano quando rimaneva sola.

Un caso di violenza di genere

Questo caso si aggiunge purtroppo a una serie di episodi di violenza di genere avvenuti di recente nella stessa zona, come il brutale attacco con l’acido subito da una donna da parte del suo ex compagno. È importante combattere la violenza domestica e garantire la sicurezza delle vittime.

La condanna dell’uomo è un passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, ma è necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e ad affrontare questo grave problema sociale.